La pera Madernassa è un tipo di pera particolare e poco conosciuta.
Non si hanno notizie precise sulla data di nascita di questo frutto, si sa, però che la prima pianta fu abbattuta nel 1914 ed aveva circa 130 anni.
Perciò si può affermare che la pera Madernassa nacque alla fine del 1700.
E’ tipica della zona del Roero, sulla sinistra del fiume Tanaro, a pochi km da Alba.
Il suo nome deriva dalla piccola frazione in cui è germogliata, nel comune di Guarene.
Pera nata dall’unione tra un selvatico e il più famoso Martin Sec.
Proprio come quest’ ultimo, soprattutto nella tradizione popolare, viene consumata cotta.
E’ infatti cuocendo che sprigiona le sue caratteristiche organolettiche migliori.
Le nostre nonne cuocevano le pere Madernassa nel vino rosso oppure nel forno del “putajé” al naturale.
Anche noi abbiamo deciso di proporre queste pere cotte nel vino, all’interno di vasi di vetro.
Abbiamo utilizzato, però il Roero Arneis Docg, vino bianco per eccellenza della nostra zona, per mantenere il colore naturale del frutto.
La Pera Madernassa,
si trova anche in altre parti d’Italia?
Viene coltivata anche in Emilia-Romagna e in Lombardia.
Ma è proprio la terra presente nel Roero, ricca di sabbie di origine marina, che conferisce caratteristiche uniche alla frutta in genere.
E’ tra le varietà che compongono l’ Arca del Gusto di Slow Food.
I frutti prodotti sono un po’ appiattiti, di colore verde rugginoso, tendente al rossiccio e marrone.
Maturano tra fine settembre ed inizio ottobre.
La pera Madernassa, rispetto agli altri tipi, è poco calorica e possiede un indice di sazietà elevato che la rende adatta per le diete.
Contiene molto potassio, ma soprattutto pochissimi zuccheri semplici (meno ancora della mela renetta).
Per questi motivi è ideale anche per anziani, diabetici e bambini in svezzamento.
Lo ha scritto il Prof. Giorgio Calabrese, famoso nutrizionista, in un articolo su “Fresh Plaza”.
Nel 2015, a Guarene, nasce il “Consorzio” per valorizzare la pera Madernassa di Guarene e del Roero.
Consorzio nato dall’idea di 28 produttori della zona e 22 comuni limitrofi.
Con lo scopo di promuovere questa preziosa pera.
Chi fa parte di questo programma è tenuto, tramite un disciplinare, a rispettare diverse regole tra cui:
- il divieto di utilizzare diserbi chimici
- ridurre alcuni trattamenti per alcuni principi attivi
Qualcuno di voi la conosceva?